Pulire la cucina è un gesto quotidiano, ma forse non tutti sanno che la classica spugna sintetica è un piccolo concentrato di plastica e microplastiche che, con l’uso, finiscono nell’ambiente.
La buona notizia? Oggi esistono spugne compostabili, un’alternativa naturale ed ecologica che ti permette di dire addio alla plastica senza rinunciare all’efficacia.
I problemi delle spugne tradizionali
Le spugne in plastica rilasciano microfibre ad ogni utilizzo, specialmente a contatto con acqua calda e detergenti. Queste particelle finiscono negli scarichi, nei fiumi e negli oceani, contribuendo al problema globale dell’inquinamento da microplastiche. Inoltre, la plastica delle spugne può impiegare centinaia di anni a degradarsi.
Perché scegliere una spugna compostabile
Le spugne compostabili sono realizzate con materiali naturali come cellulosa, fibre di cocco o luffa. Non contengono plastica e, una volta esaurite, possono essere smaltite nell’organico, dove si decomporranno senza lasciare traccia.
I vantaggi sono evidenti:
- Zero microplastiche: non rilasciano particelle dannose nell’acqua.
- Impatto ambientale ridotto: biodegradabili e compostabili in pochi mesi.
- Efficacia nella pulizia: rimuovono sporco e grasso come una spugna tradizionale.
- Sicure per la salute: prive di additivi chimici e sostanze tossiche.
Un piccolo gesto con un grande impatto
Può sembrare un dettaglio, ma sostituire una spugna in plastica con una compostabile significa evitare l’immissione nell’ambiente di rifiuti non riciclabili.
Considera che, secondo studi internazionali, una sola spugna sintetica può rilasciare milioni di microplastiche durante la sua vita utile. Moltiplicalo per le famiglie in un quartiere, in una città, e capirai come un piccolo cambiamento può avere un grande peso.
Come usarle e smaltirle correttamente
L’uso è identico a quello di una spugna tradizionale. Dopo ogni utilizzo, sciacquala bene e lasciala asciugare all’aria per evitare muffe.
Quando è consumata, puoi smaltirla nell’organico (o nel compost domestico se ne hai uno). In poche settimane si trasformerà in fertilizzante naturale.
Curiosità green
- Alcune spugne compostabili sono prodotte da scarti agricoli, come gusci di cocco o residui di mais.
- La luffa, una pianta della famiglia delle cucurbitacee, produce frutti che una volta essiccati diventano spugne naturali pronte all’uso.
- In alcuni Paesi, le spugne compostabili sono già lo standard per bar e ristoranti che puntano alla certificazione plastic free.
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Domande frequenti
Sì, anzi in molti casi risultano più efficaci perché hanno una migliore capacità assorbente.
In media da 4 a 8 settimane, a seconda dell’uso e della cura.
Sì, molte spugne compostabili possono essere igienizzate in lavastoviglie o in lavatrice, prolungandone la durata.
Il prezzo iniziale può essere leggermente più alto, ma la durata e il basso impatto ambientale compensano ampiamente la differenza.

